Che cos’è il razzismo sonoro?

Tutti hanno un accento. L’accento di una persona può dirci molte cose sulla sua età, sul sesso, sulla provenienza geografica e persino sul livello di istruzione o sulla classe sociale.
Sulla base di questi segnali vocali facciamo delle ipotesi ed è perfettamente normale che sia così.
Un accento, tuttavia, non dovrebbe dirci nulla sull’affidabilità, la competenza, la capacità professionale o lo status economico di una persona.
Queste supposizioni sono pregiudizi e se finiscono per avere un impatto sul modo in cui una persona viene percepita e trattata, diventano una forma di discriminazione.
Il razzismo sonoro è una forma di discriminazione basata esclusivamente sul modo in cui una persona parla.
Secondo il mito, la voce della dea Circe era diversa da quella degli altri dei.
Aveva una voce simile a quella umana e proprio per questa caratteristica era vista con sospetto: uno dei primi esempi di “razzismo sonoro”!
Gli Olimpi la relegarono sull’isola di Eea, dove incontrò Ulisse.

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Perché il razzismo sonoro è un problema?

Nel Regno Unito, il 30% degli studenti universitari e il 29% dei candidati all’università riferiscono di essere stati presi in giro, criticati o isolati in contesti educativi a causa del loro accento.

Negli Stati Uniti è stato dimostrato che i pregiudizi nei confronti di alcuni accenti etnici e regionali possono portare a disuguaglianze nell’accesso all’occupazione, agli alloggi e all’istruzione.

È stato dimostrato che in Germania parlare con un accento regionale comporta una penalizzazione salariale di circa il 20% rispetto a un accento tedesco standard.

Recenti studi nelle scuole hanno dimostrato che sia gli insegnanti che gli ispettori si basano su ipotesi stereotipate sull’accento quando valutano le prestazioni degli alunni.

Il razzismo sonoro, detta anche accentismo, esiste, ma è un fenomeno ancora poco conosciuto. La generale mancanza di consapevolezza che lo circonda rende difficile individuarne gli effetti.

I nostri obiettivi

Il progetto CIRCE ha tre obiettivi principali.

Scoprire come il razzismo sonoro avviene nelle scuole e come influisce sulla vita degli studenti.

 

Fornire a studenti e insegnanti le risorse per sviluppare una maggiore tolleranza nei confronti delle variazioni di accento.

Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del razzismo sonoro in ambito scolastico e universitario.

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